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martedì 16 novembre 2010

L' ARTE DELLA RESISTENZA

Due donne nude, dai corpi sofferenti, attendono il loro supplizio in un disegno di Ennio Morlotti del 1945 che sembra inciso con il pugnale. Mentre Aligi Sassu, nel 1941, dipinge nei colori del sangue un uomo fucilato steso a terra ai piedi del suo aguzzino, Renato Birolli immortala, con il suo tratto nervoso, la figura di un vescovo impegnato a benedire un teschio. Così cupo che il celebre storico dell' arte Corrado Maltese non esitò a paragonarlo a Goya. Sono solo alcuni dei 40 disegni della Resistenza che il Museo della Permanente ha allineato per la mostra che mette anche la parola fine alla storia di un' eredità sgradita. Quella del grande critico Mario De Micheli che, negli anni Ottanta, lasciò questo importante fondo di disegni, oltrea 16mila volumi di una biblioteca specializzata, al Comune di Trezzo sull' Adda che oggi, per un cambio di strategia della nuova giunta di centro destra, è stato liquidato, in polemica con gli eredi, e suddiviso fra la Permanente (i disegni) e la Biblioteca di via Senato (i libri). Fortuna sua, la nuova collocazione promette buone cure e una valorizzazione che parte proprio dalla mostra di oggi, dove lotte partigiane e contadini alla fame sono il succo di immagini che fanno accapponare la pelle per il realismo del disegno ma, soprattutto, per la verità dei fatti. Orrori della guerra firmati dai maestri che l' hanno combattuta e da chi l' ha documentata in prima linea, come Bruno Cassinari, autore qui del disegno che fu scelto per la copertina di Uomini e no di Elio Vittorini. In via Turati 34, fino al 9 gennaio. Info 026551445.

Tratto da Repubblica

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