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venerdì 1 ottobre 2010

IL "DIARIO DI FOSSOLI" DI POLDO GASPAROTTO

Venerdi 8 ottobre, alle ore 10.00 presso l’aula Magna dell’Istituto Badoni in via Rivolta, a Lecco, presentazione del libro “Diario di Fossoli” di Poldo Gasparotto. Lo stesso giorno alle ore 18.00 presso la Sala Don Ticozzi in via Ongania, sempre a Lecco, in occasione del 65º anniversario della Liberazione, verrá proiettato un filmato dedicato a Poldo Gasparotto , “Medaglia d’oro al Valor Militare”, comandante delle Formazioni lombarde Giustizia Libertá , accademico del CAI , fucilato nel campo di concentramento di Fossoli il 22 giugno 1944. Interverranno: Pierluigi e Giuliano Gasparotto, figli di Poldo; Carla Bianchi, storica;
Ruggero Meles, alpinista scrittore; Alberto Benini, storico dell’alpinismo.

BOLOGNA, NUOVO ATTO DI VANDALISMO SULLA LAPIDE DI PIAZZA UNITA'

Bologna, 29 set. - (Adnkronos) - Imbrattata nuovamente a Bologna la lapide posta in piazza dell'Unita', nel luogo dove il 15 novembre 1944 avvenne la battaglia della Bolognina. Lo rende noto William Michelini, presidente dell'Anpi locale, evidenziando che "sono stati nuovamente colpiti in modo spregevole i combattenti per la liberta' e la loro memoria. E' ben triste constatare che la storia non abbia insegnato il rispetto della Resistenza a coloro i quali, nati ben oltre il 25 aprile del 1945, ora vivono in liberta' e -facendo un uso distorto di tale diritto- vilipendono chi ha dato la propria vita per la liberta' di tutti gli italiani". "E' ancor piu' triste constatare - aggiunge Michelini - che a Bologna esiste, anzi si espande pericolosamente, un ulteriore tipo di imbrattamento della citta', vergognoso e spregevole che ben poco risparmia: nemmeno la pieta' dovuta ai morti". "In poco tempo nella zona Bolognina del Quartiere Navile per ben cinque volte - ricorda - sono state prese di mira le lapidi ed i simboli della lotta al nazifascismo. Questo susseguirsi di atti contro la memoria delle vittime antifasciste, di partigiani, ebrei e carabinieri ci rattrista molto, perche' - conclude - e' il segno che la civilta' del nostro Paese sta velocemente arretrando, senza che dalla societa' civile si alzi un adeguato moto di sdegno e riprovazione".