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lunedì 17 gennaio 2011

LOGGIA DEI MERCANTI MINATA DAL CITY CENTER


A Milano sotto le volte della Loggia dei Mercanti le lapidi del sacrario ricordano 2.800 caduti per la libertà. Ma in Comune, evidentemente, se ne sono dimenticati: tanto da aver progettato il City center, una struttura di vetro, resina e legno che chiuderà i portici per i prossimi cinque anni, senza neanche interpellare l’Anpi, l’associazione nazionale dei partigiani che ogni 25 Aprile — assieme al sindaco e ad altre cariche istituzionali — porta l’omaggio proprio a quelle lapidi. Ecco perché oggi Antonio Pizzinato, storico presidente regionale dell’associazione, tuona: «Siamo contrari al fatto che si realizzi una struttura informativa o altro alla Loggia: quello è un sacrario, e Milano è l’unica città d’Italia dove un sacrario viene continuamente trasformato dal Comune in un mercatino di bancarelle di ogni genere».

La “dimenticanza” di Palazzo Marino è solo l’ultima puntata della vicenda del City center, la struttura multifunzione che, nelle intenzioni del sindaco Moratti, dovrebbe diventare un punto d’incontro per la città, tra informazioni multimediali, schermi al plasma, mostre d’arte e, immancabili, vetrine degli sponsor (che poi sono quelli che pagherebbero la realizzazione dell’avveniristico progetto dell’architetto Italo Rota). Nelle settimane scorse si sono levate molte voci critiche nei confronti della destinazione della Loggia: dall’architetto Marco Dezzi Bardeschi, curatore del ventennale restauro dell’intero edificio, al critico d’arte Vittorio Sgarbi. Lo stesso sovrintendente Alberto Artioli aveva espresso alcune perplessità, opponendosi anche a una trasformazione definitiva della Loggia.

Alle critiche il sindaco Letizia Moratti aveva risposto serafica: «Prima lo illustreremo in maniera compiuta, dopo sentiremo anche tutti i pareri, solo allora si potrà dare un apprezzamento più preciso». La presentazione era prevista, inizialmente, per venerdì scorso. Ma, senza spiegazioni ufficiali, la data è slittata: forse di un paio di settimane, comunque a data da destinarsi. Il motivo: solo a polemiche in corso in Comune ci si è resi conto che nessuno aveva chiesto neanche un parere informale all’Anpi, e quindi si è tentato di correre ai ripari, fissando un appuntamento con i vertici milanesi per i prossimi giorni. Ma Pizzinato lascia poche speranze su un incontro risolutivo. Perché, spiega il presidente, «malgrado gli impegni assunti dal Comune, il sacrario non è ancora stato degnamente ripulito».

Ma è anche, per l’Associazione dei partigiani, una questione di correttezza: «Riceviamo telefonate di persone che ci chiedono di poter utilizzare la Loggia per mercatini, dicendo che il Comune darà loro l’autorizzazione solo con il nostro assenso. Noi diciamo sempre no a tutti, ma poi il permesso del Comune arriva comunque».

tratto da Repubblica.it