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sabato 27 febbraio 2010

IL SALUTO DELL' ANPI AL POPOLO VIOLA

MOZIONE PER INTITOLARE UNA VIA AD ALMIRANTE, NO A LARGA MAGGIORANZA

Il Coordinamento ANPI zona 6. Milano comunica che nel consiglio di zona di giovedì 25febbraio, dopo una discussione politica nella quale i numerosi e sentiti interventi dei consiglieri hanno riportato il senso della discussione democratica verso un forte indirizzo di piena condivisione sui valori della Libertà e della Resistenza, (che ricordiamo, sono basi indiscutibili della nostra Repubblica di tutte le nostre Istituzioni e valori fondanti della nostra Costituzione) è stata votata la mozione (presentata il 25 gennaio) per intitolare una Via a Giorgio Almirante.

Netto e preciso il risultato: un NO espresso a larga maggioranza.

L’ANPI di zona ringrazia il Comitato Antifascista zona 6, per la precisa immediata e determinata presa di posizione sulla questione; i consiglieri di minoranza che con i loro alti interventi in fase di discussione hanno espresso valori e memorie d’attenta analisi e lungimiranza.

L’ANPI Barona ringrazia tutti i cittadini, i movimenti, i partiti, le associazioni, i media, la CGIL Milano e soprattutto le sezioni ANPI di tutta Italia che con numerosi messaggi, ci hanno espresso piena adesione, disponibilità alla mobilitazione, e soprattutto hanno riportato e comunicato la notizia, destando attenzione e interesse… facendo riflettere ancora una volta su valori importanti come quelli dell’Antifascismo.

Il coordinatore ANPI zona 6. Milano. Ivano Tajetti

venerdì 26 febbraio 2010

LA NUOVA STAGIONE DELL' ANPI E' IN CAMMINO


Con l’approvazione della relazione del Presidente Raimondo Ricci e di 6 ordini del giorni relativi ad altrettante iniziative politiche future si è conclusa domenica 21 febbraio la tre giorni di Consiglio Nazionale dell’Associazione - alla presenza di circa 280 delegati - tenutosi a Cervia (RA). “La nuova stagione dell’ANPI” è in cammino e si muoverà secondo le linee già tracciate nel corso della Conferenza Nazionale di Organizzazione del giugno 2009.
Continuerà il lavoro di rafforzamento delle strutture provinciali e di costituzione laddove non esistono (nel Sud in particolare, dove già in pochi mesi si sono realizzate riunioni regionali per avviare o riavviare l’attività) e si proseguiranno le iniziative politiche nel segno del presidio della memoria e della promozione dei valori e dei principi della Costituzione (sono in preparazione una grande manifestazione a Portella della Ginestra il primo maggio, la Seconda Festa Nazionale dell’ANPI in giugno, e due giornate nazionali, in settembre-ottobre per farci conoscere in tutta Italia). Queste, in breve, le conclusioni del Consiglio.

Cliccate qui sotto per leggere la relazione del presidente Ricci

http://www.anpi.it/congresso/cn_19-210210/relazione_ricci.pdf

E i quattro ordini del giorno approvati

1 http://www.anpi.it/congresso/cn_19-210210/odg_imi.pdf

2 http://www.anpi.it/congresso/cn_19-210210/odg_costituzione.pdf

3 http://www.anpi.it/congresso/cn_19-210210/odg_foibe.pdf

4 http://www.anpi.it/congresso/cn_19-210210/odg_nazionali.pdf

L' ANPI ADERISCE ALLA MARCIA PER LA PACE PERUGIA - ASSISI


L’ANPI aderisce e parteciperà alla Marcia per la pace Perugia-Assisi del 16 maggio prossimo, condividendo pienamente e appassionatamente l’appello della Tavola della Pace, promotrice dell’iniziativa, per “un’altra cultura”: apertura agli altri, dialogo, rispetto dei diritti umani, lavoro, cooperazione.
Una rinnovata stagione di democrazia. Di dovere civile diffuso. “Se davvero desideriamo la pace, per noi e i nostri figli, non possiamo negarla agli altri” – recita ancora l’appello – “Ciascuno faccia i conti con le proprie responsabilità”. I partigiani e gli antifascisti ci sono.

LA SEGRETERIA NAZIONALE ANPI

martedì 23 febbraio 2010

UN ARCHIVIO MULTIMEDIALE SU MONTESOLE

Ci fa molto piacere presentare un nuovo progetto, un archivio multimediale su web dedicato ai fatti di Montesole: gli eventi, le immagini, i nomi e le storie delle vittime che non devono essere dimenticate hanno adesso un luogo ad esse dedicato nella rete, che vi consigliamo caldamente di visitare per il rigore documentario e la passione con cui è stato creato.

E' un progetto in divenire, che vuole arricchirsi con il contributo di cittadini, scuole, associazioni e costituisce un altro prezioso filo di quella trama della memoria in cui possiamo rintracciare le radici della nostra democrazia, lle ragioni de nostro antifascismo.

La migliore presentazione però è nelle parole di chi l'ha creato:

è on-line www.montesoleonline.it, l'archivio multimediale sui tragici giorni di fine settembre 1944. Questo archivio digitale raccoglie e descrive gli episodi, la cronaca, le biografie, le testimonianze, le fotografie, i documenti degli avvenimenti che hanno coinvolto il territorio di Monte Sole, nella provincia di Bologna, dal settembre 1943 all’aprile 1945, con al centro i giorni terribili della strage, 29 settembre - 5 ottobre 1944, durante i quali vennero uccise nei modi più brutali 770 persone, partigiani e soprattutto civili.

Una ambiziosa banca dati, che sarà arricchita e completata nel tempo, con il concorso di cittadini, scuole, istituti e associazioni. Un archivio della memoria che ognuno può percorrere liberamente, da ogni parte del mondo, alla ricerca delle origini della nostra libertà.

Il prodotto è stato ideato dal Comune di Bologna e si è concretizzato grazie al lavoro del laboratorio ViSit del CINECA, che ha sviluppato l'ambiente di navigazione VISMAN, e della Fondazione Villa Ghigi, che ha redatto i contenuti del database, con la collaborazione del Parco Storico di Monte Sole.

Il prototipo di applicazione multimediale dedicato alla strage di Monte Sole ha lo scopo di ricostruire, conservare e diffondere la memoria degli episodi dell'insorgenza partigiana e in particolare della brigata "Stella Rossa", unitamente a quella degli eccidi perpetrati nell'autunno del 1944 a Monte Sole e nel circostante territorio tra Reno e Setta, nonché della vita di quelle comunità e degli scenari di guerra della “Linea Gotica”.

tratto dal sito dell' ANPI di Bologna

lunedì 15 febbraio 2010

ASSEMBLEA ANNUALE DELLA SEZIONE DI CARATE BRIANZA, IL COMUNICATO STAMPA

Domenica 31 gennaio si è tenuta l’assemblea annuale dell’Anpi cui è seguita alcuni giorni dopo una riunione organizzativa. Confermato il direttivo in carica composto da Marco Cesana, presidente onorario, Carlo Farina, presidente effettivo, Enrico Mason, vicepresidente, Paola Pozzoli, segretaria amministrativa e i consiglieri Davide Bonelli, Franco Bruno ed Eugenio Longoni.
Ampiamente soddisfacente il risultato grazie ai numerosi interventi degli iscritti.
Si è aperta per l’Anpi una fase di grande responsabilità nazionale. Il compito dell’associazione è di suscitare sentimenti di fiducia e di speranza in tante parti del popolo che credono, dinanzi alla situazione di crisi economica e di emergenza sociale che affligge il paese, nella necessità e nella possibilità che si affermi una diffusa presa di coscienza e si dispieghi un’azione unitaria per la difesa e il rinnovamento della democrazia, come lo furono la riscossa e la vittoria della lotta di Liberazione celebrata il 25 aprile. La crisi dei partiti, resa più acuta anche da diffusi fenomeni di corruzione, è sotto gli occhi di tutti e alimenta frustrazione fra la popolazione mentre violenze, intolleranze, razzismi e attacchi alla Costituzione e ai suoi organi di garanzia pongono a rischio la tenuta della convivenza civile. In tale difficile situazione l’Anpi, con la sua limpida storia, per le sue idealità e le sue battaglie può costituire sempre più un punto di riferimento per i democratici di ogni fede e ceto. Con questa missione l’Anpi non può e non intende sostituirsi ai partiti ma vuole stimolare un processo unitario tra le forze politiche e sociali che si riconoscono e si ispirano ai valori di pace, giustizia e libertà che la Costituzione ha posto a base della convivenza.
La sezione di Carate Brianza ha agito e intende agire nel futuro per la salvaguardia e l’attuazione della carta costituzionale. Per una maggiore informazione e partecipazione alle attività dell’Anpi, la sezione caratese ha offerto a proprie spese alla biblioteca civica Germano Nobili l’abbonamento annuale al mensile “Patria Indipendente”, rivista nazionale dell’associazione, nella convinzione che gli utenti della biblioteca apprezzeranno un ulteriore strumento di approfondimento democratico.
E’ attivo inoltre da alcuni mesi il sito internet www.anpicaratebrianza.blogspot.com , strumento realizzato per mantenere un contatto sempre più diretto e continuativo con gli iscritti, i simpatizzanti e con la cittadinanza tutta. Infine l’Anpi caratese continua a svolgere la propria funzione all’interno del Comitato Unitario Antifascista in collaborazione con l’amministrazione comunale, associazioni, sindacati e realtà partitiche. Lunedì 8 febbraio si è svolta una riunione del Comitato stesso per programmare le iniziative e le celebrazioni in occasione del 9 marzo, anniversario dell’uccisione dei martiri di Pessano e del 25 aprile, 65° anniversario della Liberazione e da attuarsi in collaborazione con le scuole. Per quanto riguarda il tesseramento la nostra sezione conta all’attivo una decina di nuovi iscritti. Si invitano tutti gli antifascisti e democratici caratesi e dell’alta Brianza a iscriversi all’Anpi contattandoci all’ indirizzo mail anpicaratebrianza@libero.it.

DAL 19 AL 21 FEBBRAIO A CERVIA IL CONSIGLIO NAZIONALE DELL' ANPI

Mobilitazione unitaria in difesa della Costituzione

Il 20 febbraio proiezione del film "L'uomo che verrà"
alla presenza del regista Giorgio Diritti

“In nome della democrazia conquistata con la lotta di Liberazione, l’Anpi chiama tutti i cittadini italiani a una mobilitazione unitaria per la difesa e l’attuazione della Costituzione”. Questo il tema della riunione del Consiglio Nazionale dell’ANPI che si svolgerà a Cervia (RA) - Club Hotel Dante - 19, 20, 21 febbraio 2010.
La sera del 20, in una sala dell’hotel, verrà proiettato per i consiglieri e gli invitati il film “L’uomo che verrà” alla presenza del regista, Giorgio Diritti.

In rappresentanza dell' ANPI provinciale di Monza e Brianza parteciparanno il presidente onorario e partigiano Egeo Mantovani ed Emanuela Manco giovane antifascista membro del comitato direttivo provinciale.

giovedì 11 febbraio 2010

CHI E' VERAMENTE GIORGIO ALMIRANTE?

Una mozione presentata dal gruppo del PDL al Consiglio di Zona 6 propone di intestare una via a Giorgio Almirante ritenendolo meritevole per:

“aver occupato un posto politico di primo piano nella storia della Repubblica Italiana contribuendo con la sua moderazione e lungimiranza alla pacificazione degli italiani”.

MA CHI E’ VERAMENTE GIORGIO ALMIRANTE ?

firmatario nel 1938 del manifesto della razza

tenente della famigerata brigata nera

fondatore dei fasci di azione rivoluzionaria

condannato per collaborazionismo con le truppe naziste

più volte denunciato per vilipendio degli organi costituzionali dello stato

SICURAMENTE NON IL MODERATO E LUNGIMIRANTE POLITICO CELEBRATO DA ALCUNI CONSIGLIERI DEL PDL

Il nome di Giorgio Almirante evoca fascismo, Salò, guerre e rovine provocate dal regime fascista. Un passato che i cittadini democratici non dimenticano e che appartiene alla parte più cupa e infausta della nostra storia.

Le lapidi, i monumenti, i nomi delle vie e delle piazze non possono essere utilizzate per assurde nostalgie o per inammissibili strumentalizzazioni ma devono servire per ricordare la parte migliore della nostra storia, quella che oggi si esprime in una Carta Costituzionale Democratica e Antifascista in ogni singola norma e nello spirito che la anima.

Non a caso, la disposizione transitoria XII della Costituzione vieta la ricostituzione del partito fascista e le leggi ordinarie, mai abrogate, continuano a vietare l’apologia e l’esaltazione di tutto ciò che è riconducibile al periodo fascista.

Il comitato Antifascista Milano zona 6

Chiede al Sindaco di intervenire per sbarrare la strada a questa insana proposta ponendo in essere una profonda operazione di cultura democratica e antifascista.

Chiede al Presidente del Consiglio di Zona nella sua qualità di rappresentante di tutti i cittadini della nostra zona e di garante del rispetto delle leggi e, in particolare della Costituzione, di intervenire affinché tale richiesta venga ritirata.

Invitiamo tutti i cittadini a vigilare affinché si possa custodire la memoria e non venga infagata la Costituzione della Repubblica Italiana.

IL COMITATO ANTIFASCISTA MILANO ZONA 6

ANTIFASCISMO E LOTTA ALLA MAFIA INSIEME A PORTELLA DELLA GINESTRA

L' ANPI ADERISCE ALL' APPELLO DI LIBERTA' E GIUSTIZIA

martedì 9 febbraio 2010

E' SCOMPARSO ANTONIO GIOLITTI, PADRE COSTITUENTE

Con cordoglio e commozione il Comitato Nazionale e la Segreteria Nazionale ANPI partecipano al dolore dei famigliari per la scomparsa di Antonio Giolitti.
Con lui perdiamo una figura di primo piano per la storia democratica del nostro Paese, capace di unire la tradizione liberale di una famiglia prestigiosa agli ideali di libertà delle generazioni che dovettero combattere il nazifascismo. Conobbe il carcere, deferito al Tribunale Speciale per la difesa dello Stato, fu
poi tra gli organizzatori dei primi nuclei partigiani e delle Brigate Garibaldi in Piemonte. Padre Costituente, parlamentare per numerose legislature, più volte ministro, con straordinaria coerenza e rigore intellettuale restò sempre interprete dei valori fondativi della Repubblica italiana, nata dalla Resistenza.

TESSERA ONORARIA DELL' ANPI AL SINDACO DI SICIGNANO PER L' ACCOGLIENZA DEI MIGRANTI

Sabato 6 febbraio si è tenuta, presso l’Aula consiliare del Comune di Sicignano degli Alburni, la cerimonia di consegna della tessera onoraria dell’Associazione al sindaco di Sicignano, Alfonso Amato, promossa dalla Sezione di Salerno dell’ANPI.
Con questo atto la segreteria nazionale dell'ANPI ha voluto manifestare il riconoscimento al sindaco Amato per il suo forte e generoso impegno nei confronti dei migranti, accolti nella sua città dopo lo sgombero di S. Nicola Varco e per il concreto sforzo nella costruzione di un clima di convivenza civile e di rispetto e riconoscimento reciproco tra cittadini di paesi diversi.
La cerimonia, preceduta da un incontro di una delegazione dell’ANPI e della CGIL di Salerno con il sindaco ed i lavoratori migranti, presso le strutture di accoglienza messe a disposizione dal Comune di Sicignano, è stata introdotta da Titti Santulli, dell’ANPI di Salerno. Sono poi intervenuti i sindaci Giacomo Rosa di Contursi, Rocco Falivena di Laviano, Palmiro Cornetta di Serre, l’assessore regionale alle Politiche sociali, all’Immigrazione e all’Emigrazione, Alfonsina De Felice, il responsabile dipartimento Immigrazione della CGIL, Anselmo Botte, il presidente della Sezione ANPI di Salerno, Luigi Giannattasio, il presidente provinciale Giuseppe Vitiello, e il rappresentante dei migranti Halim.
In conclusione, il consigliere nazionale dell’ANPI Antonio Amoretti ha ribadito l’impegno in difesa dei valori della Costituzione e ha consegnato la tessera onoraria dell’associazione al sindaco Amato che, profondamente commosso, ha ringraziato i concittadini e gli amministratori presenti per la solidarietà che gli hanno manifestato.
Infine il sindaco ha ringraziato l’ANPI per il riconoscimento dato, per lui di straordinaria importanza perché proveniente dall’Associazione nata dalla Resistenza e fondamentale per l’affermazione dei valori della Costituzione democratica e che lo impegnerà a praticarli, nel suo impegno istituzionale e di cittadino. L’iniziativa ha consentito all’ANPI di propagandare i suoi valori e il suo impegno, di dare un segnale forte contro il razzismo e è stata altresì occasione del confronto, che proseguirà nei prossimi giorni, tra l’associazione, i migranti, i cittadini, il sindacato e le istituzioni per l’attuazione concreta di politiche di accoglienza nel territorio salernitano nei confronti dei lavoratori migranti.

domenica 7 febbraio 2010

ANPI PROVINCIALE DI MILANO, NO ALLA DEFORMAZIONE DELLA STORIA

Si è appreso che in alcuni Consigli di zona, con una coincidenza temporale che difficilmente potrebbe essere considerata casuale, sono state avanzate proposte e mozioni per intitolare strade o piazze di Milano a Giorgio Almirante e in un caso, addirittura per collocare una targa davanti a Villa Triste, in ricordo di Luisa Ferida. Se quest'ultima proposta riveste addirittura il carattere della provocazione, il nome di Almirante evoca fascismo, Salò, guerre e rovine provocate dal regime fascista. Un passato che i cittadini democratici non dimenticano e che appartiene alla parte più cupa ed infausta della nostra storia. Le lapidi, i monumenti, i nomi delle vie e delle piazze non possono essere utilizzate per assurde nostalgie o per inammissibili strumentalizzazioni, ma devono servire per ricordare la parte migliore della nostra storia, quella che oggi si esprime in una Carta Costituzionale democratica e antifascista, nelle singole norme e nello spirito di fondo. Non a caso, la disposizione transitoria XII della Costituzione vieta la ricostituzione del partito fascista; e leggi ordinarie, mai abrogate, continuano a vietare l'apologia e l'esaltazione di tutto ciò che è riconducibile al periodo fascista.

L'ANPI respinge con fermezza ogni proposta come quelle sopraindicate e si opporrà con tutte le sue forze ad ogni tentativo di deformare la storia e di stravolgere gli insegnamenti che, anche da lapidi e monumenti, parlano ai giovani del nostro più glorioso passato .

L'ANPI rivolge un appello per la mobilitazione e la vigilanza,a tutte le Sezioni,agli iscritti ,ai simpatizzanti, ai cittadini antifascisti, a tutte le Associazioni che si richiamano ai princìpi della democrazia,auspicando iniziative che chiariscano cos'è stato il fascismo, quali danni terribili ha provocato, quanti lutti e quali tragedie sono nate dalle leggi razziali e facciano conoscere, a chi la conosce poco, la storia reale del nostro Paese e le lotte per la libertà. Lotte che poi hanno portato alla fine del fascismo ed all'approvazione di una Costituzione che indica la strada imprescindibile della democrazia.

L'ANPI rivolge altresì un appello alle forze politiche presenti in Consiglio Comunale e prima di tutto al Sindaco, perchè venga sbarrata la strada a queste insane proposte e si ponga in essere una profonda operazione di cultura democratica e antifascista. Non è in gioco una presunta “riappacificazione”: il Paese ha bisogno di chiarezza, di conoscenza della storia, di riaffermazione dei valori fondamentali della nostra convivenza civile, consacrati nella Costituzione, e non di rivendicazioni nostalgiche e di tentativi di forzare a proprio piacimento la nostra storia e il nostro passato.

Il Comitato provinciale ANPI di MILANO

mercoledì 3 febbraio 2010

COSSUTTA, STRUMENTALI LE PAROLE DI BERLUSCONI ALLA KNESSET

Berlusconi a Tel Aviv
inneggia alla guerra di liberazione
dal nazifascismo

Prendendo la parola davanti alla Knesset, il Parlamento in Israele, Silvio Berlusconi ha detto che l'Italia "trovò la forza di riscattarsi" dall' "infamia delle leggi razziali di cui si macchiò purtroppo nel 1938" attraverso "la lotta di liberazione dal nazifascismo".
"La dichiarazione di Berlusconi a proposito della guerra di liberazione che ha riscattato l'Italia dal nazifascismo - ha commentato Armando Cossutta, vice presidente vicario dell'ANPI - non mi meraviglia. Sono concetti che aveva già espresso un anno fa nella ricorrenza del 25 aprile, ma purtroppo nei mesi successivi se ne è poi scordato.
Oggi - ha aggiunto Cossutta - li riprende e temo che lo faccia, come sempre, in modo strumentale, probabilmente perché la visione della tragedia della Shoà e delle persecuzioni naziste lo hanno fortemente colpito e anche perché, attento come è ai sondaggi, Berlusconi non può non sapere che la grande maggioranza del popolo italiano difende la causa della guerra di liberazione che ha garantito la democrazia in Italia con la Repubblica e la Costituzione".
Ora, ha concluso il vicepresidente dell'Anpi, "il presidente del Consiglio tenga ben presente che l'anniversario della Liberazione, il prossimo 25 aprile, deve essere celebrato solennemente in tutti i comuni italiani, nelle caserme e nelle scuole e questo è un compito del Governo".

GIORNO DEL RICORDO A MONZA


Qui sopra il manifesto realizzato dall'amministrazione comunale monzese per le iniziative per il giorno del ricordo.
Rileverete che le mostre, come denunciato con lettera aperta al sindaco di Rosella Stucchi, presidente dell'Anpi di Monza, sono due e volutamente, nettamente separate ed a distanza onde non permettere alcun confronto. Quella dell'AEDES cancella ventidue anni di storia (quella del fascismo).
Inoltre, la fotografia riportata sul manifesto, rappresenta un "falso", denunciato in consiglio comunale dal capo gruppo del PD Roberto Scanagatti, che non ha nulla a che vedere con le Foibe: infatti è tratta da un film di Waida che si riferisce a rappresaglie dei sovietici contro i polacchi.
Denunciamo questo modo di fare "disinformazione" da parte della giunta monzese.
Vi invitiamo a visitare le due mostre in modo da confrontarle ed in particolare a partecipare all'inaugurazione della mostra "FASCISMO, FOIBE ED ESODO" che si terrà giovedì 4 febbraio alle ore 18, al "Binario 7", alla presenza dei due autori Enriotti e Ferrante.

lunedì 1 febbraio 2010

FOIBE, LETTERA DI ROSELLA STUCCHI AL SINDACO DI MONZA

La tragedia delle foibe e la storia

Lettera aperta al sindaco di Rosella Stucchi, presidente dell'ANPI

La celebrazione della giornata del Ricordo nei due anni trascorsi è stata caratterizzata da una impostazione unilaterale, dando spazio e voce esclusivamente alla ADES (Associazione amici e discendenti degli esuli giuliani istriani fiumani e dalmati) con dibattiti e mostre documentarie che, nel denunciare – giustamente – l'orrore delle foibe e l'infinita tristezza dell'esodo, ignoravano totalmente il ventennio fascista con le gravissime angherie nei confronti della popolazione slava ed i crimini perpetrati dai fascisti assieme ai nazisti durante l'invasione e l'occupazione della Slovenia.

Quest'anno, su una proposta di ANPI e ANED, già fatta in passato, l'amministrazione aveva deciso di affiancare alla mostra dell'ADES una breve mostra predisposta dalla fondazione “Memoria della deportazione” che inserisce la tragedia delle foibe e dell'esodo nel più complesso quadro della situazione del confine orientale, illustrando appunto anche le malefatte del fascismo con l'italianizzazione forzata, il divieto di insegnamento dello sloveno, la chiusura delle scuole e delle associazioni slave nonché i veri e propri crimini di guerra commessi dai fascisti dopo l'aggressione alla Iugoslavia.

La compresenza delle due mostre, complementari e non contrapposte, in cui la seconda non sminuisce certamente l'orrore delle foibe e la tragedia dell'esodo, avrebbe consentito ai monzesi di formarsi una opinione più completa di questi tragici momenti della nostra storia.

L'ADES non ha accettato e l'amministrazione ha fatto marcia indietro decidendo di esporre separatamente le due mostre, quella dell'ADES alla Biblioteca Civica, quella della fondazione “Memoria della deportazione” nel più decentrato Binario 7 e soltanto per quattro giorni.
Non dimentichiamo che l'ADES in passato si è distinta per le sue manifestazioni revansciste fino ad arrivare l'anno scorso alla conclusione di uno spettacolo con il grido di “Eia, eia, alalà”.

L'ANPI protesta vivamente per questo comportamento dell'amministrazione che, trascurando l'inquadratura storica degli avvenimenti, ne deforma di fatto la realtà.
Anche quest'anno si è persa l'occasione di celebrare in modo unitario questa triste ricorrenza, certamente condivisa da tutti. L'ANPI invita, per la completezza dell'informazione, i cittadini monzesi, i rappresentanti le istituzioni e la stampa a visitare entrambe le mostre, l'inaugurazione al Binario 7 avverrà giovedì 4 febbraio alle ore 18 con la presenza degli autori Bruno Enriotti e Angelo Ferranti.

Rosella Stucchi

LA RISPOSTA DELL'ANPI CIRCA L'INTITOLAZIONE DI UNA VIA A GIORGIO ALMIRANTE

Coordinamento ANPI zona 6. Milano.
Cortese attenzione Presidente e consiglieri tutti. Comune di Milano, Circoscrizione zona 6.
A seguito mozione, presentata in data 25/01/2010 presso la soprascritta Istituzione, “Una strada intitolata a Giorgio Almirante”; il Coordinamento delle sezioni ANPI di zona, e l’assemblea tutta sezione ANPI Barona, riunita in data odierna per i lavori congressuali annuali, esprime rammarico e preoccupazione per simile proposta avanzata proprio nella stretta vicinanza della giornata della Memoria, ricorrenza istituita con la legge n. 211 del 20 luglio 2000 dal Parlamento italiano. Pensiamo che tale proposta sia da non prendere in considerazione, come molte città e paesi d’Italia hanno già fatto. Ricordiamo che Almirante fu firmatario nel 1938 del Manifesto della razza, e che dal 1938 al 1942 collaborò alla rivista La difesa della razza come segretario di redazione. Ricordiamo che Almirante con il ruolo di tenente della brigata nera si impegnò nella lotta ai partigiani in particolare in Val d' Ossola e nel Grossetano; qui, il 10 aprile 1944, apparve un manifesto da lui firmato, in cui si decretava la pena della fucilazione per tutti i partigiani (definiti "sbandati", all'interno del manifesto) che non avessero deposto le armi e non si fossero prontamente arresi, suscitando feroci repressioni compiute dai fascisti in quelle zone; a titolo di esempio basti ricordare che nella sola frazione di Niccioleta, a Massa Marittima, tra il 13 ed il 14 giugno 1944 vennero passati per le armi 83 minatori. Chiediamo dunque il ritiro della mozione o la non approvazione. Comunichiamo inoltre che questa nostra richiesta, chiederà immediatamente sostegno ed adesione a tutti i partiti politici, le associazioni, i movimenti, i sindacati della zona e di Milano, portando a conoscenza di tale mozione la Comunità Ebraica e l’ANED Milanese. Certi di un vostro pronto riscontro in merito. Porgiamo distinti saluti.
Il coordinatore ANPI zona 6. - Ivano Tajetti.
Il presidente Assemblea ANPI Barona. - Massimo Camerini

MILANO, MOZIONE PER INTITOLARE UNA VIA A GIORGIO ALMIRANTE

FANNULLONI, QUANDO IL DUCE FACEVA COME IL MINISTRO BRUNETTA

PIAZZA 25 APRILE DI PECORARA E' SALVA


Il Sindaco di Pecorara (PC), Franco Albertini, ha ritirato il provvedimento che cancellava Piazza 25 aprile.
Una vittoria importante, frutto del lavoro appassionato di tanti, e voglio qui ricordare il contributo generoso e prezioso di Articolo 21. Una vittoria che, però, sarebbe stata irraggiungibile senza il supporto di migliaia di cittadini sensibili e responsabili i quali, rispondendo all’appello dell’Anpi, hanno lanciato un messaggio ben preciso: la memoria della Liberazione non si tocca. Non si toccano la giustizia, la libertà, la pace, valori per cui partigiani, antifascisti, deportati, militari, patrioti, gente comune hanno sacrificato la vita. 25 aprile non è un nome qualsiasi per una piazza, è il loro nome, la loro coscienza, la loro ansia di futuro. E’ rivivere una storia, sentire i nervi di una lotta sacrosanta, fissare il senso di una responsabilità collettiva. Un patrimonio incomparabile per tutti gli italiani, per lo stesso Sindaco di Pecorara e la sua giunta che invitiamo a valorizzarlo, da domani. Li sorprenderà il suo potere di presa civile, di entusiasmo, di spinta ad un cammino “costituzionale”, verrebbe da dire, l’unico possibile se vogliamo vivere in un sistema realmente democratico.
Sì, signor Sindaco, la invitiamo a farlo. Tra l’altro, è un suo dovere.

Tratto da Articolo 21