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domenica 26 settembre 2010
NO ALL'INSEGNAMENTO DELL' USO DELLE ARMI E DELLA CULTURA MILITARE NELLE SCUOLE
Il direttivo provinciale A.N.P.I. Monza e Brianza, esprime la più profonda indignazione per il protocollo del Ministro per la Difesa La Russa ed il Ministro dell’Istruzione Gelmini, denominato “Allenati per la vita” e per il successivo accordo tra la Dirigenza Scolastica ed il Comando Militare dell’esercito in Lombardia, che prevedono nelle scuole superiori l’introduzione di cosiddetti percorsi formativi comprendenti la divisione degli studenti in pattuglie, l ‘insegnamento dell’uso delle armi con esercitazioni pratiche con pistole ad aria compressa, percorsi ginnico – militari, lezioni di cultura militare e sui mezzi dell’esercito. I corsi si dovrebbero concludere con un torneo provinciale tra studenti, che dovrebbero simulare esercitazioni basate sugli insegnamenti ricevuti.
L’A.N.P.I. aborra il tentativo di introdurre nelle scuole una cultura diversa dai Valori della Pace e della Non Violenza.
Anche i reduci militari, come avviene sempre con i partigiani e gli ex deportati nei campi di sterminio, vengono accolti nelle scuole ed ascoltati con rispetto, soprattutto quando spiegano agli studenti di quanto la guerra faccia orrore, e di quanto questo orrore non si riesca facilmente a cancellare.
L’A.N.P.I. dice NO al ritorno ai tempi dell’istruzione pre- militare dei “Giovani Italiani” che contraddistinse l’epoca fascista.
Chiede al Consiglio Regionale A.N.P.I. Lombardia di prendere posizione e chiama tutti i cittadini democratici, le forze politiche e sociali democratiche ed antifasciste a mobilitarsi per respingere anche questo ennesimo tentativo di re-introduzione di elementi di fascistizzazione nella nostra repubblica, per la pace e la libertà della quale sessant’anni fa 100.000 italiani sacrificarono la vita.
L’Articolo 11 della Costituzione nata dalla Resistenza recita che l’Italia Ripudia la guerra come strumento di soluzione dei conflitti tra i popoli.
Chiede quindi l’immediata cancellazione del protocollo ministeriale e di ogni sua applicazione locale.
Invita il ministro dell’Istruzione a prevedere invece percorsi formativi volti all’insegnamento dei valori ispiratori della nostra Costituzione: solidarietà, uguaglianza, fraternità e convivenza civile, esattamente il contrario di una scuola militare per nuovi Rambo.
Monza, 26/09/2010
Approvato all’unanimità.
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