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sabato 11 dicembre 2010

NOLA: VIA I FASCISTI DALL'AULA CONSILIARE

NOLA - “Si nega l’aula consiliare per il villaggio preistorico, la si concede per il libro su CasaPound”. Salvatore Velardi (Cgil) non ci sta, e cita i valori dell’antifascismo di cui Nola, medaglia d’oro al valor militare, è sempre stata portatrice. Citando anche l’intervento dell’associazione nazionale partigiani d’Italia, che sulla vicenda della presentazione in aula consiliare del libro “Nessun dolore, una storia di CasaPound” di Domenico Di Tullio, ha contestato “il comportamento del sindaco, che concede ad organizzazioni anti-Costituzionali le sedi democratiche, scaturite dalla lotta del popolo italiano al nazi-fascismo”. “Il presidente del consiglio di Nola si è assunta una grave e pesante responsabilità, creando anche un precedente che peserà nel futuro ??" dichiara Velardi- se solo si pensa che appena il mese scorso lo stesso presidente aveva negato l'aula consiliare per tenere il convegno sul villaggio preistorico che prevedeva anche la presenza del sindaco biancardi. Che tristezza, siamo ridotti veramente male”. La nota dell'Anpi prosegue: “Chiediamo che venga revocata immediatamente la disponibilità della sala consiliare di Nola ad organizzazioni neofasciste, razziste ed apertamente reazionarie, lascito nostalgico del passato, che dileggiano apertamente i valori e le idee democratiche previsti dalla Costituzione della Repubblica italiana”. “Altresì- continua- chiediamo alle Forze dell'Ordine ed alla Magistratura l'applicazione della XII Disposizione transitoria e definitiva della Costituzione, della Legge Scelba del 1952 e della Legge Mancino del 1993, che vietano nel modo più deciso l'apologia di fascismo, sancite come reato penale, e propugnano lo scioglimento immediato delle organizzazioni che fanno richiamo al razzismo, alla violenza e ad un passato di guerra, miseria e lutto, sconfitto dalla lotta di liberazione del popolo italiano dal nazifascismo. Chiediamo altresì a tutte i cittadini e le organizzazioni democratiche che si riconoscono nell'antifascismo e nei valori fondativi della nostra Costituzione, di vigilare e mobilitarsi affinché un episodio del genere non si possa più verificare”.

tratto da ilnolano.it