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domenica 26 febbraio 2012

CELEBRAZIONE DEL 9 MARZO





In occasione della celebrazione del 9 Marzo,anniversario della fucilazione a Pessano con Bornago dei Partigiani Caratesi,l’Amministrazione Comunale in collaborazione con il Comitato Unitario Antifascista e per la difesa delle Istituzioni Repubblicane organizza iniziative di cui si riportano programma e calendario:

DOMENICA 4 MARZO 2012 – celebrazione civile

Ore 9.30 - S. Messa in Chiesa Prepositurale
Ore 10.30 - Al “Monumento alla Resistenza” – Piazza C. Battisti
Commemorazione alla presenza delle Autorità cittadine di Carate e Pessano e di Loris Maconi presidente provinciale dell’ANPI.
Corteo al Cimitero per deporre le corone sulle tombe dei Partigiani caduti.
In caso di maltempo la manifestazione civile del 4 Marzo si terrà presso la Sala Consiliare del Municipio.

MERCOLEDI’ 07 MARZO 2012

Ore 21,00 a cura dell’ANPI Sezione di Carate Brianza si terrà, presso la “Sala 9 Novembre 1989″ Piazza C. Battisti,1 – l’incontro su Onorina Brambilla Pesce, partigiana recentemente scomparsa con la presentazione della sua autobiografia
“Il pane bianco”.
Alla presentazione del libro “Il pane bianco” di NORI BRAMBILLA PESCE interverranno:
• Roberto Farina, curatore del libro
• Tiziana Pesce,
• Ketty Carraffa, presidente Associazione Memoria Storica Giovanni Pesce
La serata sarà allietata con musica resistente eseguita da Mario Toffoli

DAL 03 AL 11 MARZO 2012

Mostra “Brianza Partigiana” a cura dell’ANPI Sezione di Carate Brianza presso Villa Cusani.

INAUGURAZIONE SABATO 3 MARZO ORE 16,00. Interverrano gli autori.

DOMENICA 11 MARZO 2012

Ore 9.00 - Dal piazzale del Municipio partenza per Pessano con Bornago dove alle ore 10.00 avrà inizio la manifestazione.


L'ANPI E' AL FIANCO DELLA FIOM

L’ANPI è a fianco della Fiom in occasione dello sciopero proclamato per il 9 marzo 2012, condividendone le motivazioni e soprattutto quelle che vanno al di là del contingente sindacale (che è sempre doveroso lasciare alla competenza del Sindacato), ed investono questioni di principio, di fondo dello stesso sistema democratico".

Inizia così una dichiarazione di Carlo Smuraglia presidente nazionale dell'Anpi che aggiunge: "In particolare, l’ANPI è fermamente convinta che l’art. 18 dello Statuto rappresenta tuttora una garanzia di libertà, non risultando, peraltro, che la sua abolizione potrebbe in alcun modo giovare a risolvere il problema della crescita, dello sviluppo e della occupazione, che dipende da ben altri fattori e che deve essere risolto con provvedimenti organici, diretti unicamente e coerentemente a questi fini".

"E’ altresì nostra convinzione - aggiunge - che il problema della rappresentanza sindacale in azienda si risolva in un vero e proprio presidio di libertà, corrispondendo non solo alla necessità di una forte e positiva dialettica sindacale, ma anche e soprattutto all’esigenza di attuazione di uno dei princìpi fondamentali consacrati nell’art. 39 della Costituzione: le lavoratrici ed i lavoratori hanno diritto ad essere rappresentati e tutelati, anche all’interno delle aziende, sempre e comunque, e in ogni caso indipendentemente dalla sottoscrizione del contratto aziendale".


"Quando si tratta di princìpi fondamentali, che attengono ai diritti civili, politici e sindacali dei lavoratori e delle lavoratrici, la linea di difesa apprestata dal Sindacato ci riguarda tutti, come cittadini e come persone, perché il lavoro e la dignità nel lavoro appartengono ai fondamenti della convivenza civile. Per questo solidarizziamo con l’iniziativa della Fiom, nella convinzione fermissima che, nella sostanza, i problemi sollevati riguardano l’intera collettività".

domenica 19 febbraio 2012

MEMORIA INDIFFERENTE. LE DONNE DELLA RESISTENZA.



La sezione ANPI "Albertino Madella" di Villasanta e la sezione ANPI di Arcore,
in collaborazione con la COOP - comitato soci di zona Arcore e Villasanta, e la Casa dei Popoli di Villasanta,presentano:

3 marzo 2012: "MEMORIA INDIFFERENTE - le Donne della Resistenza"

per la GIORNATA della DONNA

Spettacolo con narrazione a fumetti
di Gialuca Foglia "FOGLIAZZA"

Sabato 3 marzo 2012
ore 21,00
Sala Conferenze - Villa Camperio
via Confalonieri, 55
Villasanta (MB)

INGRESSO LIBERO



SOLIDARIETA' AL POPOLO SIRIANO

La Segreteria Nazionale dell'ANPI, considerato che la tragedia del popolo siriano, sceso in piazza da tempo per rivendicare libertà e democrazia e perseguitato e colpito per questo, con l'uso spregiudicato della detenzione e delle armi, sembra non avere fine, né avere prospettive, in spregio dei diritti umani che tutti, a parole, richiamano come intangibili e inviolabili;

considerato altresì che i tentativi di porre fine a questa drammatica situazione, sono stati finora vanificati, non essendo servite né le sanzioni economiche, né le ulteriori e più efficaci misure proposte dalla stessa Lega Araba, ma bloccate per il veto di due Paesi (la Russia e la Cina); che peraltro non è più tollerabile una simile spirale di violenza e autoritarismo, contro un popolo inerme, che rivendica solo diritti fondamentali;

esprime la più ferma protesta e indignazione per quanto sta accadendo in quel Paese e la più forte solidarietà nei confronti del popolo siriano;

auspica che, nell'ambito dell'Onu si trovino le convergenze necessarie per adottare d'intesa con la Lega Araba tutte le misure necessarie ed efficaci, per porre fine ad una situazione veramente drammatica, evitando peraltro il ricorso alle armi;

chiede che il Governo italiano si adoperi per favorire un'intesa fra tutti i popoli civili per contrapporre alla violenza e all'autoritarismo, lo spirito di fratellanza e di solidarietà che dovrebbe unire tutti i popoli nel sostegno e nella difesa dei diritti umani;
esprime solidarietà ed appoggio a tutte le manifestazioni e le iniziative che verranno adottate nel nostro Paese a difesa dei diritti del popolo siriano.

mercoledì 15 febbraio 2012

MONZA, NEOFASCISTI IMBRATTANO I VOLTI DEI PARTIGIANI



Nella notte tra il 10 e l’11 febbraio un gruppo di neofascisti ha pensato bene di imbrattare, con il loro peggiore repertorio di simboli, i murales che ritraggono Enrico Bracesco e Salvatrice Benincasa.

La domanda che corre ovvia è come, nel 2012, si possa ancora legare a simboli della distruzione dell’individuo una forma contestativa; e per contestare cosa?

Hanno imbrattato i murales che ritraggono due figure di partigiani monzesi, con gli stessi simboli utilizzati da chi gli ha tolto la vita, pensando di fare un gesto eroico: di notte in maniera meschina senza il coraggio di manifestare le proprie idee apertamente.

A differenza di chi ha commesso l’insano atto terrorista, i giovani che collaborano con l’ANPI sviluppano idee per rendere più libera e sempre più democratica la città dove viviamo.

Questo dà fastidio a molti che vorrebbero la vittoria del qualunquismo e dell’indifferenza.

Non è un caso che questo gesto ignobile sia avvenuto mentre la nostra città si prepara alle elezioni amministrative; non è un caso che sia teso a colpire un luogo di aggregazione giovanile in cui si discute, ci si forma e si lotta per ciò in cui si crede.

La nostra piena solidarietà va in tal senso a coloro cui sono stati causati danni incitandoli ad andare avanti nelle loro azioni, quale risposta concreta alla lotta per la libertà in difesa degli spazi democratici.

La nostra protesta è un richiamo alle Istituzioni affinché si possa mantenere un clima di civile confronto, isolando chi vuole imporre le proprie idee con la violenza.

Il nostro messaggio è un forte richiamo anche ai partiti che si riconoscono nella Costituzione per isolare quelle frange che si rifanno apertamente al fascismo e al nazismo smettendo, per interessi elettorali, di foraggiare ideologie distruttive lesive della libertà e già giudicate dalla storia.

L’ANPI continuerà la propria attività di informazione e di testimonianza: il nazifascismo non è riuscito ad arrestare la domanda di libertà della Monza antifascista uccidendo Enrico Bracesco e Salvatrice Benincasa, non riuscirà ora a rendere silente il loro ricordo.

Grazie Enrico Bracesco e Salvatrice Benincasa, ancora una volta ci insegnate cosa significa difendere la libertà.

Presidenza ANPI Monza sezione Gianno Citterio

NO ALLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE DI FIAMMA TRICOLORE

MILANO, IRRUZIONE INTIMIDATORIA DI FORZA NUOVA

L’ANPI Provinciale di Milano esprime la propria ferma condanna per la vergognosa provocazione da parte di elementi di Forza Nuova, che nella giornata di venerdì 10 febbraio hanno fatto irruzione con il viso coperto da maschere nella Sala Polifunzionale del Comune di Milano in zona 6 e hanno imbrattato i pannelli della mostra su “Fascismo, foibe e esodo” curata dalla Fondazione Memoria della Deportazione, ed esposta con il patrocinio del Consiglio di zona 6.

Con la legge 30 marzo 2004 la Repubblica Italiana riconosce il 10 febbraio quale Giorno del Ricordo “al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.”

Il ricordo di quelle tragedie troppo spesso dimenticate, il dramma dell’esodo forzato di duecentocinquantamila italiani da Zara, Fiume e dall’Istria, devono però essere contestualizzate storicamente e inquadrate nella politica di sopraffazione perseguita dal fascismo, come parte di un progetto di distruzione della identità nazionale e culturale delle minoranze slovene e croate.

La situazione diventa ancora più grave dopo l’8 settembre 1943 con l’annessione da parte del Terzo Reich dei territori del confine orientale, e con l’accentuata e criminale oppressione nazifascista.
Il rancore e l’odio accumulati da sloveni e croati per la criminale oppressione nazifascista spiega però solo in parte l’asprezza dei comportamenti degli jugoslavi nei confronti della popolazione italiana, che veniva identificata in blocco come nemico storico del nazionalismo sloveno e croato.

Ribadire queste verità storiche dà profondamente fastidio ai movimenti neofascisti e a chi da sempre confonde e inquina fatti e azioni che fanno parte della nostra storia.

Quanto accaduto nel Consiglio di zona 6 di Milano è grave e inqualificabile. Segue diversi altri atti di vandalismo effettuati nei confronti di sedi democratiche presenti nei quartieri milanesi.
L’ANPI Provinciale di Milano nel condannare questa grave e offensiva provocazione, avvenuta a Milano città Medaglia d’oro della Resistenza, invita le Istituzioni e i cittadini alla massima vigilanza democratica.

sabato 4 febbraio 2012

IL GIORNO DEL RICORDO, LA VERITA' SULLE FOIBE


STRAGI NAZISTE IN ITALIA, BERLINO VINCE IL RICORSO


Smuraglia: "Sui diritti umani non ci sono trattati che tengano"

Per le stragi naziste in Italia, Berlino vince il ricorso e vengono così bloccate le indennità alle vittime italiane.
La Corte internazionale di giustizia dell'Aja ha infatti accolto le richieste della Germania. La Cassazione che l'aveva ritenuta mandante dell'eccidio di Civitella del 1944. Secondo i giudici dell'Onu, "un tribunale penale non può condannare uno stato sovrano".

Il commento del presidente nazionale dell'Anpi, Carlo Smuraglia.

"Sono molto sorpreso e colpito da questa sentenza, di cui aspetto di leggere la motivazione per esteso, ma che mi sembra già contrastare con un principio recepito anche dalla nostra Corte Suprema di Cassazione, che cioè quando si tratta dei diritti umani, non ci sono trattati che tengano. In ogni caso ritengo che la sentenza, così come viene presentato il dispositivo, possa riguardare solo la materia risarcitoria nei confronti della Germania; e su questo avremmo modo di discutere.

La cosa più importante è che non cessi, in ogni caso, l’affermazione dei diritti e soprattutto non venga meno la ricerca della verità e della responsabilità e quindi si vada avanti nei processi in corso e in quelli che potranno ancora venire. Questa materia delle stragi nazifasciste del periodo dal ’43 – ’45, nella quale l’ANPI si sta impegnando a fondo, è di estrema importanza e delicatezza sul piano storico e su quello umano. E dunque la ricerca che da anni faticosamente si sta conducendo sulle responsabilità e sulla verità storica deve continuare senza soste.

Ne hanno diritto coloro, superstiti e familiari delle vittime che hanno subito direttamente le stragi ed ai quali un risarcimento dovrà pur essere assicurato, anche sul piano morale; ma ne ha diritto anche il complesso dei cittadini, consapevoli che senza rispetto dei diritti umani e senza il raggiungimento della verità non solo giudiziaria, nessuno può sentirsi al sicuro, perché una parte dei diritti di ciascuno sarebbe seriamente compromessa.

L’ANPI, si batterà, dunque, perché si continui nel lavoro che da anni si sta compiendo, nei tribunali militari e nella società e perché lo Stato italiano faccia la sua parte sotto ogni profilo, nell’interesse del Paese e dei cittadini nel loro complesso, tenendo conto di quanto ha detto in modo esplicito la Corte di Cassazione e del diritto di ogni cittadino, proclamato dalla Costituzione e dalla Convenzione Europea dei diritti dell’uomo, a rivolgersi ai Giudici ed ottenere giustizia".