Il Comitato Direttivo dell’Anpi
di Carate Brianza, riunitosi dopo essere venuto a conoscenza delle gravi
esternazioni della candidata Pdl, Alessandra Indiano, e dopo aver letto la
conseguente risposta del candidato Sindaco del centrodestra Luigi Nava, esprime
profonda indignazione e preoccupazione.
Inneggiare al duce ed al
fascismo, indicare Mussolini, dittatore spietato e promulgatore delle leggi
razziali, quale unico degno Presidente della Repubblica, rappresenta non solo
una grave offesa alla storia democratica italiana ma anche alla città di Carate
Brianza, ai suoi giovani Partigiani, Dante Cesana, Claudio Cesana, Angelo
Viganò, Andrea Ronchi, che vennero
uccisi dal fuoco del regime nazifascista mentre combattevano per restituire la
libertà e la democrazia al popolo italiano. L’apologia di fascismo è un reato
perseguibile a termini di Legge.
Ricordiamo che la cosiddetta
Legge Mancino all’art.4 punisce "chi pubblicamente esalta esponenti,
principi, fatti o metodi del fascismo, oppure le sue finalità antidemocratiche”.
In questo contesto normativo dovrebbe essere giudicata la pubblicazione della
fotografia che ritrae Benito Mussolini con tanto di simbolo del Partito
Nazionale Fascista e la scritta: “ L’unico Presidente della Repubblica che
vorrei”.
Ci ha molto sorpreso e preoccupato che Nava abbia minimizzato e di fatto
giustificato le aberranti prese di posizione della candidata Indiano. L’Anpi
invita il candidato Sindaco ad esprimere una chiara e netta posizione di
condanna di quanto avvenuto. Nella Costituzione Italiana e nelle Istituzioni
democratiche, quale l’amministrazione comunale cittadina, non c’è posto per il
neofascismo.