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domenica 7 febbraio 2010

ANPI PROVINCIALE DI MILANO, NO ALLA DEFORMAZIONE DELLA STORIA

Si è appreso che in alcuni Consigli di zona, con una coincidenza temporale che difficilmente potrebbe essere considerata casuale, sono state avanzate proposte e mozioni per intitolare strade o piazze di Milano a Giorgio Almirante e in un caso, addirittura per collocare una targa davanti a Villa Triste, in ricordo di Luisa Ferida. Se quest'ultima proposta riveste addirittura il carattere della provocazione, il nome di Almirante evoca fascismo, Salò, guerre e rovine provocate dal regime fascista. Un passato che i cittadini democratici non dimenticano e che appartiene alla parte più cupa ed infausta della nostra storia. Le lapidi, i monumenti, i nomi delle vie e delle piazze non possono essere utilizzate per assurde nostalgie o per inammissibili strumentalizzazioni, ma devono servire per ricordare la parte migliore della nostra storia, quella che oggi si esprime in una Carta Costituzionale democratica e antifascista, nelle singole norme e nello spirito di fondo. Non a caso, la disposizione transitoria XII della Costituzione vieta la ricostituzione del partito fascista; e leggi ordinarie, mai abrogate, continuano a vietare l'apologia e l'esaltazione di tutto ciò che è riconducibile al periodo fascista.

L'ANPI respinge con fermezza ogni proposta come quelle sopraindicate e si opporrà con tutte le sue forze ad ogni tentativo di deformare la storia e di stravolgere gli insegnamenti che, anche da lapidi e monumenti, parlano ai giovani del nostro più glorioso passato .

L'ANPI rivolge un appello per la mobilitazione e la vigilanza,a tutte le Sezioni,agli iscritti ,ai simpatizzanti, ai cittadini antifascisti, a tutte le Associazioni che si richiamano ai princìpi della democrazia,auspicando iniziative che chiariscano cos'è stato il fascismo, quali danni terribili ha provocato, quanti lutti e quali tragedie sono nate dalle leggi razziali e facciano conoscere, a chi la conosce poco, la storia reale del nostro Paese e le lotte per la libertà. Lotte che poi hanno portato alla fine del fascismo ed all'approvazione di una Costituzione che indica la strada imprescindibile della democrazia.

L'ANPI rivolge altresì un appello alle forze politiche presenti in Consiglio Comunale e prima di tutto al Sindaco, perchè venga sbarrata la strada a queste insane proposte e si ponga in essere una profonda operazione di cultura democratica e antifascista. Non è in gioco una presunta “riappacificazione”: il Paese ha bisogno di chiarezza, di conoscenza della storia, di riaffermazione dei valori fondamentali della nostra convivenza civile, consacrati nella Costituzione, e non di rivendicazioni nostalgiche e di tentativi di forzare a proprio piacimento la nostra storia e il nostro passato.

Il Comitato provinciale ANPI di MILANO