II Comitato Nazionale dell'ANPI, nella riunione del 23 gennaio, all'unanimità, ha preso atto che il Ministro degli Affari Esteri ha dichiarato che il “caso Vattani” è stato sottoposto alla procedura prevista per le infrazioni disciplinari e che l’iter della vicenda sarà seguito direttamente e continuativamente dal Ministro stesso.
Ha ritenuto, peraltro, che la vicenda è di una gravità assolutamente evidente e che non può che essere condannata da tutti i cittadini democratici, tanto più che essa incide anche sul buon nome dell'Italia all'estero e sulla considerazione di cui deve godere il nostro Paese anche sotto il profilo dell'orientamento democratico.
L'Anpi "ritiene necessario che la procedura si esaurisca in tempi rapidi, come è richiesto dalla rilevanza del caso".
II Comitato Nazionale dell'ANPI, inoltre, "confida che in ogni caso vengano adottati, nel frattempo, provvedimenti cautelari, risultando nei fatti incompatibile, in una istituzione che rappresenta l’Italia all'estero, la presenza, in qualunque forma e in qualunque sede, di un soggetto che indulge, a quanto risulta ed è ormai noto a tutti attraverso la stampa, a manifestazioni che – richiamandosi al passato regime fascista – sono in netto e stridente contrasto con la Costituzione repubblicana e con i doveri che competono a tutti coloro che operano nelle istituzioni, ai sensi degli articoli 54 e 97 della Costituzione".
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