Costituzione, il chiodo fisso di B.
"Sovietica". "Vecchia". "Mi impedisce di governare". "Dà troppo potere alla Consulta". "Tutela eccessivamente i giudici". "Un inferno"... Da dieci anni il premier batte sempre lì. Ecco una raccolta, data per data, della sua lotta continua alle legge fondamentale dello Stato
(11 aprile 2011)Silvio Berlusconi e la Costituzione: cronaca virgolettata di dieci anni di picconate contro la legge fondamentale dello Stato.
«Al Senato rivisiteremo l'articolo 117 della Costituzione». (4 dicembre 2002, alla presentazione del libro di Bruno Vespa "La grande muraglia")
«La formulazione dell'articolo 41 e seguenti risente delle implicazioni sovietiche che fanno riferimento alla cultura e alla Costituzione sovietica da parte dei padri che hanno scritto la Costituzione». (12 aprile 2003, a Confindustria)
«Modificare la Costituzione, renderla moderna, adeguarla al nuovo sistema politico è la mia scommessa». (16 aprile 2008)
«La Costituzione si può cambiare». (10 dicembre 2008, alla presentazione del libro di Bruno Vespa "Viaggio in un'Italia diversa")
«Non si può governare il Paese senza la decretazione d'urgenza. Sono assolutamente convinto che il paese è avanzato, ma con una sua architettura non adeguata ai tempi. Si può arrivare a una scrittura più chiara della Costituzione. Senza la possibilità di ricorrere a decreti legge, tornerei dal popolo a chiedere di cambiare la Costituzione e il governo». (6 febbraio 2009, in conferenza stampa)
«La Costituzione va rivitalizzata e arricchita. La Costituzione (attuale, ndr) assegna al presidente del Consiglio dei poteri quasi inesistenti.» (29 marzo 2009, al congresso del PdL)
«Una democrazia vera non può essere soggetta al potere di un ordine che non ha legittimazione elettorale (la Consulta, ndr) e per questo può rendersi necessaria una riforma della Costituzione». (16 ottobre 2009, da Sofia)
«E' ora che la Costituzione formale sia aggiornata e messa al passo con la realtà del Paese». (4 novembre 2009, anticipazione dal libro di Bruno Vespa "Donne di cuori")
«Seguirà, a coronamento dei nostri sforzi, l'indispensabile riforma costituzionale della giustizia». (20 novembre 2009, nel messaggio alla VI conferenza nazionale dell'Avvocatura)
«Cambieremo la costituzione, in Italia non c'è l'immunità parlamentare». (10 dicembre 2009, al congresso del Partito Popolare Europeo)
«La riforma costituzionale è qualcosa a cui vale la pena di lavorare». (17 aprile 2010, al Salone del Mobile)
«Ci sono tre anni di legislatura per fare le riforme costituzionali.» (25 aprile 201 nel videomessaggio in occasione dell'anniversario della Liberazione)
«L'aumento dei poteri del premier fa parte della riforma della seconda parte della Costituzione che abbiamo in programma». (25 maggio 2010, anticipazione dal libro di Bruno Vespa "Nel segno del Cavaliere")
«Governare con le regole della Costituzione, visto da dentro, è un inferno. Non è che manchino le intenzioni o buoni progetti, ma è l'architettura costituzionale che rende difficilissimo trasformare progetti in leggi concrete». (9 giugno 2010, alla Confartigianato)
«I poteri del premier sono praticamente nulli, un capo del governo ha la possibilità solo di stilare l'ordine del giorno nel Consiglio dei ministri. Sono pronto a cambiare la Costituzione». (12 giugno 2010, ai giovani del PdL)
«Occorrerà intervenire sul Consiglio superiore della magistratura con una riforma costituzionale». (29 settembre 2010, discorso alla Camera)
«La Costituzione non è un dogma, ma una carta delle regole democratiche che riconosce al suo stesso interno la possibilità di essere adattata. Un insegnamento che abbiamo fatto nostro con il preciso impegno di introdurre quelle riforme istituzionali necessarie per ammodernare lo Stato e renderlo più efficiente». (12 ottobre 2010, nel messaggio commemorativo di Francesco Cossiga al Senato)
«Appena il Parlamento ci avrà confermato la fiducia, la prossima tappa sarà la riforma costituzionale della giustizia». (27 novembre 2010, in collegamento telefonico con l'assemblea dell'Adc)
«Porteremo nel prossimo Consiglio dei ministri la modifica dell'articolo 41 della Costituzione». (2 febbraio 2011, al TG1)
«Convocherò il Consiglio dei Ministri per fargli varare entro pochi giorni e in seduta straordinaria la riforma costituzionale della Giustizia». (20 febbraio 2011, audiomessaggio ai Promotori della Libertà)
Tratto da espresso.repubblica.it
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