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mercoledì 28 settembre 2011

IL PDL IN GITA A SALO' PER FESTEGGIARE IL 150° DELL'UNITA' D'ITALIA




Gita di gruppo (Pdl) a Salò. E non perché ci siano buoni ristoranti, ma perché Salò è stata la “capitale” dell'omonima repubblica fascista sul finire della Seconda Guerra mondiale. Piccola e feroce, quella marionetta nera installata accanto alle rive del lago di Garda con il placet dei nazisti, fece a pezzi ebrei e partigiani; e lì metteranno il naso, l’uno e il due ottobre, i partecipanti pidiellini all'iniziativa turistico - politica messa a punto con scrupolo e passione dal partito di Trento.

Ieri ci ha pensato Gasparri a presentare l'evento, con orgoglio. Parole d'ordine toccanti: «Rilanciare l'attività del partito suggellata dalla nomina di Alfano », «celebrare il Pdl come forza politica nazionale che si richiama a valori importanti quali la libertà e le tradizioni». A Salò.

L'appuntamento ha una sua giocosa andatura: in realtà, stanno tutti a bordo di una motonave e con questa toccano i luoghi che garbano agli organizzatori. Tra questi, Salò. Per esempio, qui ci vanno perché proprio a Salò «si è svolta la vicenda di Salò».

Con devozione, visiteranno il centro di documentazione della Repubblica sociale. E secondo i pidiellini trentini, non c'era modo migliore per celebrare il 150esimo dell'unità d'Italia. Conviene sapere chi sono gli organizzatori della scampagnata. Il primo è Cristiano De Eccher, magnifico sessantenne, senatore del Pdl, leader del partito in Trentino. Passato brillante: da ragazzo, responsabile di Avanguardia nazionale, movimento politico della destra eversiva, fondato da Stefano Delle Chiaie nel 1960 e liquidato nel '76 dopo aver attraversato quasi per intero la stagione stragista. Poi, De Eccher – rampollo di una famiglia ricca di mezzi e di gonfaloni – travasò la sua esperienza nel Movimento Sociale e da qui in Alleanza nazionale. Divenne quindi senatore Pdl nel 2008 ed è dal suo scranno che, alla fine di marzo del 2011, promosse un disegno di riforma costituzionale per abolire la dodicesima norma costituzionale che vieta «la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista». Il primo amore non si scorda mai. Ma sul suo passato innamorato si stendono ombre inquietanti.

Secondo il giudice Guido Salvini, alcune fonti «nere» avevano sostenuto che proprio De Eccher fosse stato il custode del timer della bomba di Piazza Fontana, diciassette vittime innocenti, il 12 dicembre 1969. Il secondo Gentil Organisateur è Giacomo Santini, intelligenza certamente non fascista ma rancorosa. Parlamentare anche lui, nel 2010 si distinse per questa dichiarazione: «Sono l'unico parlamentare del centrodestra che negli ultimi quindici anni ha partecipato spesso alle celebrazioni del 25 aprile»; lo disse per motivare il suo rifiuto a prendere parte alle celebrazioni per la Liberazione di quell'anno trasformate, a suo dire, da un partigiano «in un festival dell'odio cieco». Così vanno a Salò.

Avevano annunciato anche la probabile presenza di Alfano. Pareva strano che il nuovo leader del partito si lasciasse triturare in modo così fesso e infatti: abbiamo telefonato al Pdl di Trento e ci hanno assicurato che Alfano a Salò non ci sarà, semmai, e forse, a Desenzano incrocerà la combriccola. Imbarazzo nello stesso Pdl bolzanino: il presidente nazionale degli studenti del Pdl, Alessandro Bertoldi, ammette che lui «non avrebbe scelto Salò come tappa del giro» e si augura che nessuno abbia «intenzione di trasformare la gita in una apologia del fascismo». Giura che non accadrà. Ma è già successo proprio sotto il suo naso.

tratto da L'Unità

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