.

.

venerdì 23 aprile 2010

SEMPRE PEGGIO...

Milano – Il Consiglio di Zona 5 - non autorizza l’uso della sala “Walter Tobagi” per il tradizionale incontro dedicato ai Partigiani della Zona 5, nel 65°anniversario della Liberazione.

Il Coordinamento ANPI di Zona 5 di Milano ha inviato in data 10/03/2010, come ogni anno, la richiesta dell’uso spazio della sala consigliare “W. Tobagi” per il tradizionale incontro del 23/4/2010, che normalmente si tiene presso il Consiglio di Zona 5 per la ricorrenza del 25 APRILE e che il Consiglio di Zona 5 ha sempre concesso e sostenuto, quest'anno dedicato ai Partigiani della Zona 5.

La maggioranza di centro – destra del Consiglio di Zona 5, con la delibera di giovedì 15/4/2010, ha respinto la richiesta sia del Coordinamento ANPI di Zona 5 sia di un Consigliere, in rappresentanza dei Gruppi Consiliari di opposizione.

Nella nostra zona, da anni, l’ANPI e la cittadinanza si incontrano al Consiglio di Zona 5 in occasione della ricorrenza del 25 aprile, ricordano i tanti caduti portando le corone alle lapidi poste sui muri delle case dei nostri quartieri e celebrano questa data fondamentale di Milano, città medaglia d’oro alla Resistenza, perché i Partigiani, che si sono sempre riconosciuti nel dettato Costituzionale e nella Repubblica, nata dalla Resistenza Antifascista, si sentono Istituzione e chiedono da sempre che le Istituzioni siano parte fondamentale della giornata della Festa Nazionale.

La decisione del Consiglio di Zona 5 ci amareggia in quanto pensiamo doveroso che le istituzioni ed i suoi rappresentanti partecipino insieme all’ANPI, ed alla cittadinanza a questa importante ricorrenza, mettendo a disposizione la sala del suo Consiglio, come avvento per tanti anni.

Le nostre manifestazioni nella zona ci saranno, anche senza la maggioranza di centro-destra che governa il Consiglio di Zona 5. In particolare il 23/4/2010, dalle ore 20,30, ci sarà con un INCONTRO con CONFERENZA STAMPA a cura del Coordinamento delle Sez. ANPI di Zona 5, che avrà luogo nello spazio antistante l’ingresso del Consiglio di Zona 5, in Viale Tibaldi 41 a Milano. Al termine dell'incontro i partecipanti, in corteo, porteranno la corona dell'ANPI alla lapide dei Martiri di Viale Tibaldi e, a seguire, ci sarà la deposizione delle corone ai Caduti per la Libertà, nel quartiere Tibaldi-Ticinese.

Desideriamo esprimere con forza la nostra disapprovazione verso un comportamento ingiustificato della maggioranza di centro - destra del Consiglio di Zona 5 e invitiamo tutta la cittadinanza, i giornalisti e le Agenzie di stampa a partecipare a detto INCONTRO con CONFERENZA STAMPA.


Il coordinamento ANPI Sezioni Martiri di Viale Tibaldi, Fiore-Stadera e Vigentina

Coordinamento ANPI di Zona 5 - Ufficio Stampa
Via Bellezza 16/A Milano


GRUPPI CONSILIARI DI OPPOSIZIONE DEL COMUNE DI MILANO

MILANO

25 APRILE IN ZONA 5: PRESIDENZA E CENTRO DESTRA, STATURA POLITICA DA SEMINTERRATO!!!!!

Prendendo a pretesto un presunto insulto ricevuto tempo fa, il Presidente della Zona 5 e la sua maggioranza, negano all'ANPI ed alle forze antifasciste della zona di celebrare il 25 aprile nella Sala Consiliare della Zona, relegandone lo svolgimento in una sala al seminterrato.

Questa decisione viene assunta nonostante una lettera, firmata dai Capigruppo dell'opposizione a Palazzo Marino, rimasta peraltro senza risposta.

Ciò avviene inoltre a poche settimane dalle ingiurie rivolte da un esponente della maggioranza di Centrodestra alla memoria del Presidente della Repubblica e Capo Partigiano Sandro Pertini, senza che il Presidente Ferrari prendesse immediatamente le distanze da queste affermazioni.

E' inammissibile che il Presidente di una Zona si dimostri incapace di saper distinguere tra un eventuale insulto ricevuto e la Celebrazione della Liberazione dal nazifascismo, momento fondativo della riconquistata libertà e democrazia per tutti gli Italiani.

Con questa decisione il Presidente del consiglio di Zona e la sua maggioranza ritengono probabilmente di aver mostrato una grande determinazione sicuramente degna di miglior causa, sfugge loro invece di aver dimostrato soltanto che la loro statura politica è pari al seminterrato.


Pierfrancesco Majorino, Capogruppo PD
Aldo Ugliano, Consigliere PD
Milly Moratti, Capogruppo Milano Civica
Enrico Fedrighini, Capogruppo Verdi
Giuseppe Landonio, Consigliere Gruppo Misto
Vladimiro Merlin, Capogruppo Rifondazione Comunista
Francesco Rizzati, Capogruppo Comunisti Italiani
Raffaele Grassi, Consigliere Gruppo Misto
Basilio Rizzo, Capogruppo Uniti con Dario Fo per Milano

EDIZIONE SPECIALE DI "PATRIA INDIPENDENTE" PRESSO LA BIBLIOTECA COMUNALE CARATESE



In occasione del 65° anniversario della Liberazione l'Anpi propone un numero speciale di "Patria indipendente".
Troverete una copia presso la biblioteca comunale caratese.
Buona lettura !

IL 25 APRILE TINO CASALI COMPIE 90 ANNI



TINO CASALI

Nato a Milano il 25 aprile 1920, Presidente onorario dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia.

Cresciuto in famiglia con principi di libertà e democrazia, già a scuola (si sarebbe diplomato in ragioneria), ebbe a subire le conseguenze della mancata adesione alle organizzazioni fasciste. Ciò non gli impedì, durante il Secondo conflitto mondiale, di ricevere, dopo che era stato ferito, una decorazione al valor militare.
Dopo l'8 settembre 1943 Casali, che era mobilitato nella Francia meridionale, partecipò alla guerra partigiana contro gli occupanti tedeschi. August Colombanì (questo il nome di copertura che aveva scelto), si battè con il maquis, nel Vaar-Collebrieres. Rientrato in Italia all'inizio del 1944,“Tino” (questo il suo nuovo nome di battaglia, che avrebbe poi sempre conservato per i compagni e per gli amici), affiancò Angelo Aliotta nell'organizzazione dei GAP del capoluogo lombardo.
Nella primavera del 1944 il trasferimento nell'Oltrepò pavese, per organizzarvi le formazioni partigiane che si stavano costituendo nella zona. Prima comandante del Battaglione “Cosenz”, poi commissario della Brigata “Casotti”, “Tino” alla vigilia dell'insurrezione era commissario di guerra della Divisione d'assalto “Antonio Gramsci”. Questa formazione di montagna, equipaggiata e armata con mezzi pesanti, dopo aspri combattimenti, superati il Po e il Ticino e liberata Pavia, sarebbe entrata per prima a Milano partecipando alla sua liberazione.
Dopo la guerra, Tino Casali riprese la sua attività professionale, ma soprattutto si impegnò (dopo aver fondato con Arrigo Boldrini e altri patrioti l'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia), nella direzione dell'ANPI provinciale di Milano, che ha presieduto per oltre mezzo secolo, e nell'attività nelle organizzazioni democratiche. Dal 1951 al 1958 è stato segretario provinciale e regionale del Movimento dei Partigiani della Pace; dal 1956 al 1965 consigliere al Comune di Milano; nel 1969 promuove la costituzione del Comitato Permanente Antifascista per la Difesa dell'Ordine Repubblicano, di cui è presidente-coordinatore, che è diventato punto di riferimento dell'impegno democratico di istituzioni, forze politiche e sociali contro il terrorismo e la strategia delle stragi e della tensione. Ha presieduto, dal 1976 al 1981, l'ente ospedaliero milanese “Luigi Sacco” e dal 1980 al 1990 è stato di nuovo consigliere comunale, assolvendo dal 1980 al 1985al ruolo di assessore.
Non a caso Tino Casali è tra i protagonisti del film documentario Il primo giorno-Milano, 25 aprile 1945, realizzato dalla Provincia di Milano (con la regia di Marco Pozzi su progetto dello stesso Pozzi e di Sergio Fiorini) e presentato, al Teatro “Dal Verme” di Milano, nel sessantesimo anniversario della Liberazione.
Al 14° Congresso nazionale dell'ANPI, che si è tenuto a Chianciano Terme nel 2006, Casali (che aveva svolto la relazione introduttiva) è stato eletto Presidente nazionale, succedendo ad Arrigo Boldrini, impossibilitato per motivi di salute a continuare a dirigere l'Associazione. Da tempo ammalato, è stato eletto il 17 giugno 2009 Presidente Onorario dal Comitato Nazionale.