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mercoledì 30 giugno 2010

GRANDISSIMA SODDISFAZIONE PER LA FESTA DELL' ANPI PROVINCIALE DI MONZA E BRIANZA !!!


COMUNICATO STAMPA

Si è conclusa la II festa provinciale dell’ANPI Monza e Brianza, che quest’anno si è tenuta presso l’Area Feste della Cooperativa di Canonica a Triuggio. Esprimiamo grande soddisfazione per il successo dell’iniziativa. Enorme infatti è stato l’afflusso del pubblico durante le quattro giornate dell’evento. Ottima la risposta sia per quanto riguarda gli spettacoli offerti sia per i dibattiti. Fra questi ultimi ci preme sottolineare quello dedicato alla Costituzione italiana e il dibattito su legalità, lavoro, diritti e immigrazione, eventi che hanno riscosso una grande e attiva partecipazione della cittadinanza.
La festa ha dunque lanciato un messaggio forte: l’ ANPI non è solamente un’associazione legata alla doverosa memoria ma intende portare avanti il suo compito precipuo, la difesa e l’attuazione della Carta Costituzionale e dei diritti in essa contenuti.
Da questa meravigliosa esperienza l’ANPI esce ancor più rafforzata e presente sul territorio.
A dimostrazione di ciò vi sono gli oltre quattrocento iscritti in più rispetto allo scorso anno e la costituzione di cinque nuove sezioni locali.
Tali risultati ci stimolano a proseguire il nostro impegno sociale e ad aumentare il lavoro sul territorio.

Anpi provinciale Monza e Brianza

A BREVE VERRANNO PUBBLICATE LE FOTO DELLA FESTA !
SOPRA I VOLONTARI CHE HANNO LAVORATO INSTANCABILMENTE PER QUATTRO GIORNI!

mercoledì 9 giugno 2010

BERLUSCONI ATTACCA NUOVAMENTE LA COSTITUZIONE. LA RISPOSTA DELL' ANPI.


ROMA - Governare tenendo conto della Costituzione è un inferno. A meno di ventiquattro ore dallo sfogo davanti alla platea di Federalberghi, Silvio Berlusconi torna ad attaccare il sistema di pesi e contrappesi previsto dalla carta fondamentale.

Il governare e il fare le leggi "visto da dentro è un inferno", afferma il premier parlando all'assemblea di Confartigianato: "Non è che manchino le intenzioni o buoni progetti, ma è l'architettura istituzionale che rende difficilissimo trasformare progetti in leggi concrete".

Immediata la replica del segretario Pd Pierluigi Bersani, intervistato in diretta a Repubblica Tv 2: "Berlusconi ha giurato sulla Costituzione", ricorda Bersani, che al premier dice: "Se non ti piace, te ne vai a casa". Il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, evoca il fascismo: "Solo nei modelli fascisti si può fare a meno delle regole costituzionali e del Parlamento". In campo anche l'Associazione nazionale partigiani, che in una nota "fa appello a tutte le coscienze responsabili, ai partiti, all'associazionismo democratico, alle forze sindacali, agli studenti, affinché si dia luogo ad una grande, civile mobilitazione unitaria per dire no alla deriva autoritaria in corso cui non si può più assistere inerti e divisi".

A sostegno delle parole di Berlusconi si è invece espresso Umberto Bossi, ministro per le Riforme: "La Costituzione è datata", ha confermato il Senatùr ai cronisti in Transatlantico. "La stiamo cambiando proprio per questo motivo".

Il premier è anche tornato sul progetto, caro a Tremonti, di cambiare l'articolo 41 della Costituzione per azzerare le autorizzazioni necessarie ad aprire un'impresa: "Vogliamo arrivare a un nuovo sistema in cui non si debbano chiedere più permessi, autorizzazioni, concessioni o licenze", ha detto, definendo i controlli previsti dalla Carta "una pratica da Stato totalitario, da Stato padrone che percepisce i cittadini come sudditi".

Ieri dal presidente del Consiglio era giunto un altro attacco ai vincoli che, a suo modo di vedere, gli impediscono di governare come vorrebbe. Tra gli altri, Berlusconi aveva citato i magistrati che, ricorrendo alla Corte costituzionale, ottengono l'abrogazione delle leggi. Oggi l'Associazione nazionale magistrati ha espresso "stupore e preoccupazione" per quelle dichiarazioni. "E' imbarazzante", dice l'Anm, "che il Capo del Governo interpreti continuamente come un complotto politico la semplice applicazione delle regole e il fisiologico funzionamento degli istituti di garanzia propri dei moderni Stati costituzionali di diritto". I magistrati italiani, conclude l'Anm, "non intendono lasciarsi trascinare in questa rissa verbale, ma hanno il dovere di denunciare gli effetti di delegittimazione delle istituzioni che tali imprudenti e reiterate dichiarazioni determinano".

Tratto da Repubblica.it

sabato 5 giugno 2010

DUE POPOLI DUE STATI



La tragedia sanguinosa consumatasi di fronte a Gaza, in Palestina, ha caratteri di un’efferatezza cieca.
Si è sparato sulla solidarietà, sul soccorso umanitario.
L’ANPI, fedele custode degli ideali di giustizia, libertà e pace che hanno animato la Resistenza alla dittatura nazifascista, s’impegnerà e impegnerà tutte le sue strutture territoriali ad avviare una grande operazione di sensibilizzazione delle coscienze per dire BASTA.

Via l’embargo da Gaza. PACE in Medio Oriente.

Due popoli, due Stati.

Tutti dobbiamo sentirci coinvolti. Tutti. O non cambierà nulla.

SEGRETERIA NAZIONALE ANPI