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mercoledì 1 dicembre 2010

ESITO DEL CONGRESSO DELL'ANPI DI CARATE BRIANZA

Comunicato stampa.

Domenica 28 novembre si è svolto presso la sede di piazza Risorgimento 1 il congresso dell’ Anpi sezione di Carate Brianza. Ciò in preparazione al XV congresso nazionale della nostra associazione che si terrà a Torino dal 24 al 27 marzo 2011.
Durante l’assemblea è stata ribadita la necessità di tenere alti i valori della memoria storica della lotta di Liberazione e di non solo difendere ma attuare pienamente i dettati della Costituzione Italiana. L’Anpi, che ribadiamo non è un partito, in questo periodo di crisi sociale, politica ed economica, si pone come “coscienza critica” del Paese, casa di tutti gli antifascisti e dei democratici.
Nel 2010 la sezione conta 45 iscritti, raddoppiati rispetto all’anno precedente.
Buon riscontro ha ottenuto il sito internet, www.anpicaratebrianza.blogspot.com , nato nel novembre 2009 e che nell’arco di un anno ha raggiunto quasi tremila contatti.
È stato eletto il nuovo direttivo di sezione così composto:

Presidente PAOLA POZZOLI
Vicepresidenti STEFANO FORLEO e MARCO FUMAGALLI
Consiglieri DAVIDE BONELLI, FRANCO BRUNO, CARLO FARINA, EUGENIO LONGONI,ENRICO MASON, ZACCHEO MOSCHENI, MARIA TIBERIO
Revisore dei conti LUCA RADAELLI

MIRANO, LA PROTESTA PER L' INTITOLAZIONE DI UNA VIA AD ALMIRANTE

Le note di «Bella Ciao» al Consiglio comunale di Mirano (Ve) per dire no all'intitolazione di una via ad Almirante. L'Anpi, scende in piazza contro le decisioni della giunta e invade l'aula con slogan e bandiere, contestando pubblicamente Roberto Cappelletto, il sindaco leghista.

Tutto questo è avvenuto a un mese dalla manifestazione del 31 ottobre con cui l'ANPI a Chioggia ha ribadito la difesa della Costituzione e i valori dell'antifascismo ed ha fatto desistere l'amministrazione di centrodestra dall'intitolare l'aula magna della sede del Bo (sezione staccata dell’Università di Padova, medaglia d’oro alla Resistenza) allo stesso Almirante (il 30 novembre si è dimesso Romano Tiozzo, Sindaco di quella Città).

A Mirano il ritrovo dei partigiani, insieme ai partiti del centrosinistra, inizia simbolicamente in piazza Martiri della Libertà. Libertà invocata da circa 60 tra reduci e giovani, arrivati per denunciare la beffa di una via Almirante che sorgerà vicino a via Matteotti, ucciso dai fascisti. «Nessun riguardo da parte di questa giunta per chi ha vissuto in questo Paese, lottando per la libertà - accusa Bruno Tonolo, segretario del'Anpi miranese - tolgano il nome di Almirante tra le vie di questa città o invaderemo di nuovo questa piazza di bandiere». Il cuore di Tonolo e di molti altri partigiani batte ancora forte per la grande manifestazione di un anno fa contro il razzismo. Tra loro strappa applausi la requisitoria storica del segretario provinciale Marcello Basso: «Abbiamo già riempito questa piazza - dice - se servirà faremo un'altra manifestazione, più grande». E qualcuno il cartello della nuova via lo porta in piazza, un provocatorio: «Via Giorgio Almirante, razzista e fucilatore».

A megafono spento partigiani e sinistra parlano di mobilitazione permanente: nessuna tregua finché la giunta non farà retromarcia. Altrimenti Tonolo avverte: «Scenderemo in piazza a chiedere le dimissioni del sindaco». Tra i manifestanti c'è anche il consigliere regionale del Prc Pietrangelo Pettenò: «Mirano città simbolo dell'antifascismo - ricorda - e prima ancora Chioggia: il disegno è chiaro». Il corteo sfila verso la sala consiliare di villa Errera, che d'ora in poi dovrebbe chiamarsi Caduti delle foibe, intonando canti della Resistenza.

In aula la tensione sale velocemente. Luigi Gasparini, Prc, concorda la lettura di documento contrario alla giunta, per non esacerbare gli animi. Cappelletto dà l'ok, ma sottolinea: «Noi siamo democratici, ascoltiamo le idee di tutti. Beninteso che l'Anpi rappresenta solo una parte dei cittadini». E' la provocazione che scatena il coro di «Bella Ciao», intonato più volte da partigiani e giovani che zittiscono il sindaco.