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sabato 2 giugno 2012

EL ALAMEIN ? PER L'AMMINISTRAZIONE COMUNALE UNA MISSIONE DI PACE.

L’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia sezione di Carate Brianza ha ricevuto nei giorni scorsi l’invito a partecipare con il proprio labaro alla manifestazione “Grazie Ragazzi” organizzata dall’Amministrazione comunale caratese e in programma per il prossimo 3 giugno. Un’iniziativa che ricade nell’ambito delle celebrazioni della Festa della Repubblica e della Costituzione Italiana. Non intendiamo addentrarci nuovamente nel dibattito relativo alle cosiddette “missioni di pace” dei militari italiani negli scenari di guerra oltre confine. Abbiamo più volte espresso la nostra posizione in merito. L’Italia, dopo essere stata liberata nel 1945 dalla dittatura nazifascista, scelse di ripudiare la guerra, scrivendolo nero su bianco nell’articolo 11 della Costituzione Italiana. Quella Carta Costituzionale su cui pongono giuramento coloro che, in nome del popolo italiano, governano il Paese. Quella Carta Costituzionale che deve, lo sottolineiamo con decisione, essere applicata da ogni figura istituzionale, ivi incluse le amministrazioni comunali. Intendiamo esprimere lo sconcerto e la preoccupazione per la scelta dell’amministrazione comunale di inserire in un “percorso” storico-didattico” una mostra dedicata alla battaglia di El Alamein. L’iniziativa “Grazie ragazzi”, si legge sul volantino che pubblicizza l’evento, è dedicata ai militari italiani in missione di pace dal dopoguerra ad oggi. La battaglia di El Alamein come può inserirsi in questo contesto? I soldati italiani furono sacrificati dal fascismo in un’ assurda guerra coloniale. Guerra di conquista, guerra di aggressione a fianco della Germania nazista. Qual è l’intento didattico – educativo nell’affiancare una pagina buia della storia italiana alla celebrazione della Festa della Repubblica? Cosa racconterà l’amministrazione comunale alle eventuali scolaresche che verranno a visitare la mostra? Forse il Sindaco e la Giunta ritengono che gli uomini della “Folgore” caduti ad El Alamein hanno svolto lo stesso compito dei soldati italiani caduti a Nassiriya? Si scorge un trionfalismo guerraiolo, uno sfoggio della potenza militare, una mistificante messa in comune delle tragedie dell’ultimo secolo costate immani sacrifici e lutti con una festa, quella del 2 giugno, destinata a ricordare la nascita della repubblica dopo la liberazione dal dominio nazifascista. Noi abbiamo una bussola e un orizzonte di riferimento che, oggi più che mai, ci richiama alla difesa di una repubblica fondata sulla pace, il lavoro, i diritti, la giustizia sociale: questi da sempre i nostri valori costituzionali, che appartengono al 2 giugno e ai cittadini caratesi. Ecco perché il 3 giugno non ci saremo. Anpi Carate Brianza

1 commento:

  1. Forse che gli amministratori caratesi intendano continuare a propinare ai propri cittadini il mito degli "italiani brava gente"?.
    Sarà il caso si ripassino i testi di Angelo Dal Boca sui misfatti perpetrati dal nostro esercito durante le rovinose avventure coloniali volute dal fascismo.

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