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martedì 2 novembre 2010

A MILANO TROPPE MANIFESTAZIONI DI STAMPO NAZISTA E FASCISTA

La preoccupazione del Comitato permanente antifascista per il ripetersi di manifestazioni di tipo fascista o addirittira nazista nel capoluogo lombardo. Questo il comunicato diffuso.
“A Milano il Comitato permanente antifascista contro il terrorismo per la difesa dell’ordine repubblicano ha espresso tutta la sua preoccupazione per il ripetersi, nel capoluogo lombardo, di manifestazioni di tipo fascista e nazista. Questo il testo del comunicato diffuso al termine della riunione svoltasi il 26 ottobre 2010. “Il Comitato permanente antifascista di Milano ha preso atto che, a seguito della protesta e delle reazioni di tanta parte della società civile, delle istituzioni, dell’associazionismo antifascista, la preannunciata manifestazione nazifascista prevista per il 28 ottobre non si terrà e che ugualmente non avrà luogo la progettata cena presso il Circolo ufficiali. Resta peraltro aperto il problema, che suscita viva preoccupazione, del reiterarsi a Milano di manifestazioni e iniziative di tipo nettamente e dichiaratamente fascista e nazista, perfino con l’apertura di nuove sedi e di nuovi punti di riferimento. Questo fatto è inconcepibile alla luce del contenuto antifascista dell’intera Carta Costituzionale e del carattere antifascista e resistenziale di Milano. Occorre un impegno comune, delle istituzioni, dell’associazionismo, dei cittadini, affinché questi – che ormai non son più soltanto rigurgiti nostalgici - abbiano finalmente a cessare e diventino improponibili in una città che è sempre stata e vuol essere democratica. Si impone una riflessione collettiva su quanto sta avvenendo nella nostra città, sulle ragioni profonde della reviviscenza di movimenti, atteggiamenti, iniziative fasciste e/o naziste, sulle finalità che si propongono, sulle protezioni di cui godono.Il Comitato si farà promotore di iniziative di approfondimento e di impegno, chiamando a partecipare le stesse istituzioni, le associazioni partigiane, i partiti democratici, le organizzazioni sindacali, l’associazionismo democratico, i centri di cultura storica.
Bisogna tornare – e rapidamente – ai princìpi ed ai valori di fondo che ispirano il nostro sistema democratico, non tollerando i tentativi eversivi, le nostalgie di un tempo fortunatamente perduto, le speranze di rivincita. Milano deve tornare ad esprimere appieno la sua vocazione antifascista e democratica.”

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